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sabato 5 marzo 2011

Salviamo la scuola









Unione Provinciale di Alessandria
Dipartimento Scuola e Università
Il Partito Democratico della provincia di Alessandria esprime riconoscenza a tutti gli insegnanti che, giorno dopo giorno, lavorano con impegno e dedizione per la crescita umana, culturale e professionale dei nostri giovani, nonostante le condizioni sempre più difficili causate dai tagli indiscriminati e dalla politica di abbandono che il centro-destra attua nei confronti di scuola ed università.
Le parole di un insegnante, lanciate in rete, ben descrivono i nostri sentimenti dopo l’attacco gratuito sferrato dal Presidente del Consiglio contro la scuola pubblica:
 “Le parole del Presidente del Consiglio della Repubblica Italiana, che dovrebbe difendere la Costituzione e quindi anche la Scuola pubblica, sono contro il mio impegno quotidiano, contro l'affetto e l'impegno che spendo ogni giorno, senza guardare l'orologio, rimettendoci soldi miei per quello che serve e che non c'è, togliendo alla mia famiglia tempo ed energie, con la sola ricompensa dei sorrisi dei bambini, del loro impegno, della loro voglia di scoprire e d'imparare. Sono parole (che certamente ho mal interpretato) del mio datore di lavoro che mi ha bloccato lo stipendio, che mi irride e mi offende; ma non è lui che incontrerò in aula e se non apprezza il mio impegno, mi basterà l'affetto dei miei alunni e l'apprezzamento dei loro genitori per continuare a fare dell'insegnamento la mia missione quotidiana”.
La realtà è che la scuola italiana si regge in gran parte sul “Volontariato”. La maggioranza degli insegnanti con il loro lavoro extrascolastico, il loro impegno e i loro progetti spesso neanche retribuiti, ne sono il motore cercando anche di “inculcare” (che brutto termine!) ai loro studenti quei principi etici e morali che sono sanciti dalla nostra Costituzione.
Facile è anche cedere a luoghi comuni che recitano che gli insegnanti lavorano solo al mattino. Falso! La lezione frontale di classe è solo una parte del lavoro. Si devono considerare in aggiunta: la programmazione didattica, i Collegi Docenti, i Consigli di Classe, i corsi d’aggiornamento pomeridiani, la preparazione delle lezioni, la correzione delle verifiche scritte. Così si arriva a un monte ore che spesso supera le 40 ore settimanali che unite ad impegno, dedizione e professionalità, non vengono retribuite adeguatamente considerando che quella italiana è tra le retribuzioni più basse d’Europa.
Inoltre i tagli alla scuola di Gelmini e Tremonti hanno colpito, in maniera indifferenziata e senza nessuna attenzione per le esigenze della didattica, il funzionamento quotidiano e ordinario di quegli Istituti dove milioni di ragazzi trascorrono le loro giornate, facendo ricadere sugli insegnanti ulteriori gravi incombenze per sopperire a gravi mancanze ad esempio sul sostegno agli alunni diversamente abili e sulla mediazione interculturale.
Il Partito Democratico, pur nel rispetto della libertà di scelta, ribadisce con forza l'indiscussa  centralità della scuola pubblica nel sistema educativo, una scuola che sia di qualità e per tutti: solo se ripartiamo da essa possiamo ricostruire il nostro Paese, dando una speranza ai giovani, abbattendo la sclerosi della classe dirigente e l’immobilità sociale che paralizza l’ Italia.
Noi siamo con la scuola pubblica e non permetteremo che Berlusconi la distrugga.
Maria Assunta Orsi, Responsabile scuola segreteria provinciale PD
Cecilia Bergaglio, Responsabile Università segreteria provinciale PD
Vogliamo dare spazio alle opinioni, ai pensieri e alle riflessioni di insegnanti, studenti e genitori su questo tema, invitandovi a scriverci sul nostro sito, www.partitodemocraticoalessandria.it, oltre che a visitare i gazebo che organizzeremo nel prossimo fine settimana in tutti i centri zona della Provincia in cui troverete insegnanti che vi racconteranno il loro lavoro. 

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